Santa Maria della Consolazione

Ci sono ricordi della mia infanzia che mi legano a questa Chiesa sconosciuta a molti ferraresi, la cui storia è purtroppo assai travagliata.

Ho abitato per circa 25 anni in via Frescobaldi a poche centinaia di metri da via Mortara dove è Santa Maria della Consolazione, tutta quella zona fa parte della Parrocchia di Santo Spirito retta fino al 2006 dai Frati Francescani Minori che abitavano l'annesso convento. 

All'inizio degli anni '70, avevo poco più di dieci anni, come tutti i bambini frequentavo l'oratorio della Parrocchia guidato appunto dai Frati. Un giorno Padre Geminiano, uno dei Frati, mi chiese di accompagnarlo in quella che lui definì un'opera di carità. 

Io lo seguii: percorremmo tutta via Resistenza fino a via Mortara poi a sinistra percorremmo tutta la strada fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Maria della Consolazione (all'epoca neanche sapevo come si chiamava né, tanto meno, chi l'avesse costruita e perché). 

Nella Chiesa, quasi completamente spoglia, fradicia di umidità fino a oltre un metro da terra, trovammo Frate Giustino con le maniche del saio arrotolate su che grattava i mattoni di una delle pareti laterali per ripulirli dalla muffa, Padre Geminiano si mise a fare altrettanto. 

Io guardavo stupito i due Frati che lavoravano mentre gli passavo gli attrezzi. Nonostante lo stato in cui si trovava, ho vivo il ricordo della luminosità della Chiesa e il senso di "spazio aperto" ma allo stesso tempo di intimità che mi provocava.

I Frati mi raccontarono che la Chiesa era stata sconsacrata per molti anni e, fra l'altro, adibita a magazzino comunale. Per consentire l'ingresso dei mezzi fu aperto un portone carraio nell'abside proprio sotto la volta affrescata; inoltre, sempre per consentire il movimento dei mezzi, il pavimento della chiesa fu interrato. Per riportarlo alla luce si dovette rimuovere molti metri cubi di terra. Il portone carraio fu poi murato e all'interno reintonacato, ma ricordo benissimo i segno che si vedeva dalla parte esterna dell'abside dato che i mattoni usati per richiudere il portone erano più nuovi degli altri e quindi di colore diverso.

Ricordo con commozione i due Frati chini a pulire la Chiesa che fu voluta nel 1501 dal duca Ercole I d'Este per ampliare un piccolo oratorio sorto nel 1189 a memoria di un miracolo avvenuto ad un ferrarese in quel luogo. Il duca commissionò l'opera a Biagio Rossetti, fu una delle sue ultime realizzazioni.

Per me Santa Maria della Consolazione sarà sempre la Chiesa di Padre Geminiano e Fratel Giustino che, a immagine di San Francesco, hanno umilmente lavorato per "riparare" la chiesa che cadeva in rovina.

Non si trovano sul web molte foto degli interni di questa chiesa,  le foto in questa pagina sono del 2006. A seguito dei danni del terremoto del 2012, la chiesa è rimasta inagibile fino a Ottobre 2021 quando fu riaperta dopo lavori di restauro durati alcuni anni.