Il monastero di Sant'Antonio in Polesine

Fondato dai Padri Agostiniani intorno all'anno Mille, il monastero fu acquisito nel 1297 dal marchese Azzo VII d’Este per le monache benedettine al seguito di sua figlia, la Beata Beatrice, che morì prima di vedere completati i lavori di ristrutturazione.
Nel 1473 la chiesa del complesso fu divisa in due spazi, uno dei quali fu riservato alle religiose. Il tempio aperto al pubblico, rinnovato in epoca barocca, è ornato dagli affreschi seicenteschi di Francesco Ferrari, raffiguranti la Madonna col Bambino in gloria e i Santi Antonio e Benedetto, oltre a sei Santi Benedettini.
La parte destinata alle monache comprende il coro e tre cappelle affrescate con le Storie dell’infanzia di Gesù, della vita della Vergine e della Passione, di scuola giottesca.

Per me questo è uno dei posti più belli di Ferrara !!! Il commento all'ultima foto, in fondo alla pagina, spiega tanto del motivo di questa mia affermazione.

Foto del 2018
Foto del 1993 - Si vede ancora la punta del campanile danneggiata dal terremoto del 2012.

La chiesa pubblica

Foto del 2018

La chiesa delle monache e gli affreschi giotteschi

Salvati dal nulla

Questo affresco dice tanto di ciò di cui ho veramente bisogno per vivere: Qualcuno che mi salvi! Ovvero qualcuno che mi voglia veramente bene per come sono e mi tiri fuori dal nulla che altrimenti, impietoso, invaderebbe le giornate. Senza una Presenza così, tutto è destinato a consumarsi nel nulla del tempo. 
Che questo sia da sempre il bisogno di tutta l'umanità lo testimonia il fatto che 700 anni fa come oggi il gesto di Cristo che abbatte la porta del limbo, afferra Adamo per le mani e lo porta verso la salvezza assieme a tutti gli uomini, dona a chi lo osserva come una boccata-d'aria-fresca: finalmente un gesto veramente umano!!!

Questo è l'affresco che mi piace di più: Gesù abbatte la porta del limbo e salva le anime!